articolo: l'insostenibile leggerezza del pensiero
IO sono PRO, tu sei CONTRO.. questo è Giusto, no è sbagliato.. LORO sono così, NOI invece.. siamo colà!
Sembrano parole dette da bambini o pensieri infantili ma sono spesso pensieri rassicuranti in un momento di incertezza di tante persone adulte specialmente in occasione di stress o traumi collettivi come la pandemia, ma in generale in ogni occasione in cui stiamo vivendo male uno stress; ovvero siamo in una condizione distress. Da quando nasciamo infatti abbiamo bisogno di separare bene e male, giusto e sbagliato, normale e anormale tutto ciò che ci circonda, è importante per orientare le nostre scelte soprattutto per STARE SICURI:
Quando studiai la teoria dei gruppi e le dinamiche intergruppi di Tajfel per la mia tesi la parte più interessante per me fu la tendenza all'estensione dei giudizi positivi agli altri membri del gruppo e di giudizi negativi a quelli di altri gruppi; oltre alla tendenza all'esclusione di chi nel gruppo di appartenenza non condivide caratteristiche gradevoli o conformi alla rappresentazione del gruppo stesso. In breve un individuo diverso (nel pensiero, nel linguaggio, nel corpo) viene tendenzialmente escluso dai membri della stessa comunità. In questo modo Noi dell'OVEST siamo meglio dell'EST, e così via per gli altri punti cardinali..
Sebbene la diversità dell'altro ci appaia come talvolta spiacevole, sgradevole o addirittura spaventosa e pericolosa per la nostra incolumità tuttavia con il tempo e l'incontro dell'altro impariamo a regolare l'emotività e le aspettative - però è fatica!
è fatica darsi il tempo di riflettere, evitare di discriminare gli altri, ma soprattutto è fatica regolare le proprie emozioni e pensieri quando non siamo già sotto stress per altri motivi.
Inoltre la comodità, l'umana tendenza al risparmio di energia psicofisica, l'ignoranza o incapacità di mettersi nei panni dell'altro irrigidiscono il nostro pensiero rendendolo talvolta chiuso, arroccato su credenze lontane dalla concretezza .
Da marzo 2020 viviamo un periodo di grande paura ed angoscia, inevitabilmente i nostri giudizi sono influenzati dalla voglia di stare più al sicuro possibile.
Come possiamo evitare di chiudere il nostro pensiero?
Non c'è una ricetta valida per tutti!
Tuttavia conoscere se stessi è una chiave fondamentale per dare il giusto peso alle proprie emozioni e pensieri, imparando a contenere e regolare ciò che senza un reale motivo è spaventoso, estraneo o sconosciuto; anche a questo serve consultare uno psicologo psicoterapeuta.
LA TERAPIA È SICUREZZA
Per noi mammiferi la possibilità di monitorare la sicurezza, o meglio, la possibilità che il sistema nervoso autonomo dei mammiferi monitori sicurezza è associata a certe condizioni, che sono più o meno sempre le stesse, e che noi valutiamo, per la maggior parte, inconsapevolmente.
Spesso i pazienti in sofferenza non sanno regolare i confini interpersonali, la terapia ha lo scopo di rafforzare la nostra capacità di gestione del pericolo attraverso proprio una relazione che si fonda sull'ascolto profondo e sul rafforzamento delle abilità di autoregolazione del paziente.